"Coltivare la memoria e riscoprire il valore della Resistenza oggi
per mantenere vivo il fiore della democrazia"
Augusto Chiorri - Abetone 1934
Estratto dal Libro "La liberazione vista con gli occhi dei bambini" dell' Istituto Comprensivo CARLO URBANI
Augusto Chiorri - Abetone 1934
Figlio di Federico e di Fu Romagnoli Lucia, nato a Serra
San Quirico il 9 dicembre 1902, emigra nel 1939 a Roma mentre suo padre
Federico risiede a Trieste.
Si sposa con Pandolfi Ida.
Augusto Chiorri aveva imparato la lingua tedesca alla Casina Valadier a Roma dove faceva il maitre di sala.
Si sposa con Pandolfi Ida.
Augusto Chiorri aveva imparato la lingua tedesca alla Casina Valadier a Roma dove faceva il maitre di sala.
Casina Valadier - Roma
Scoppiata la guerra ritorna a Serra San Quirico e tiene i
contatti con il gruppo dei partigiani locali. Grazie alla conoscenza del
tedesco, viene utilizzato dai tedeschi come interprete e questo ruolo gli
permetterà di passare sempre in anticipo preziose informazioni al gruppo
partigiano.
Purtroppo questo doppio ruolo gli costerà la vita.
All’inizio dell’ estate 1944 in Serra era stato catturato un tedesco che veniva tenuto prigioniero presso la casa di “Sorce” in cima al monte Murano.
All’inizio dell’ estate 1944 in Serra era stato catturato un tedesco che veniva tenuto prigioniero presso la casa di “Sorce” in cima al monte Murano.
Casa di "Sorce"
Chiorri una sera si recò presso questa abitazione per
scambiare delle informazioni con i partigiani e venne visto dal prigionieri
che, dopo pochi giorni, riuscì a liberarsi e raggiungere il proprio comando.
Il soldato tedesco aveva visto in faccia i numerosi
partecipanti alla resistenza.
Vennero chiusi tutti gli accessi del paese e fatto un rastrellamento casa per casa e fatti confluire tutti gli abitanti in piazza. Lì il tedesco nascosto all’interno di un camion indicava al tenente quali fossero i partigiani.
Vennero chiusi tutti gli accessi del paese e fatto un rastrellamento casa per casa e fatti confluire tutti gli abitanti in piazza. Lì il tedesco nascosto all’interno di un camion indicava al tenente quali fossero i partigiani.
Più di dieci persone vennero fatte salire su di un
camion e portate nella vicina Moie dove c’era un comando tedesco. Fu qui che
vennero giustiziati, dopo sevizie e torture. Augusto Chiorri risulta deceduto
il 12 luglio 1944 alle ore 12.30 circa: Venne sepolto “neri campi” tra le prime
case di Moie e la ferrovia:
(Ricostruzione
effettuata da Adriano Cuicchi e Tiziana di Serra San Quirico)
Lapide dedicata ai partigiani a Serra San Quirico
Estratto dal Libro "La liberazione vista con gli occhi dei bambini" dell' Istituto Comprensivo CARLO URBANI
Moie, 18 agosto 2015
Grazie ai Partigiani che hanno donato loro vita per portare pace nel loro paese.
RispondiEliminaChiorri Augusto è il fratello di mia nonna e quindi un mio famigliare .Onore a questa persona che ha contribuito con il suo sacrificio alla liberazione dell'Italia dal nazifascismo .il suo ricordo come quello di altri partigiani rimarra scolpito ed indelebile nelle nostre coscienze
RispondiEliminaPorto il suo nome di mio Zio Augusto con ORGOGLIOSO che era il fratello di mio padre.Chiorri Augusto
RispondiEliminaSono e sarò sempre orgoglioso di portare il suo nome
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